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La mostra HAVANAPOLIS propone una lettura dei modelli di sviluppo urbano e culturale che furono concepiti dalla comune tradizione spagnola e una riflessione sul loro attuale significato.

Un viaggio attraverso città e aree metropolitane per mettere in luce somiglianze, differenze e contrasti di due culture sorprendenti.

 

La mostra è articolata in due sezioni differenti: la presentazione del Sistema Informativo Multidimensionale dell’Avana Vieja ed una esposizione fotografica "Havanapolis".

 

1) Il Sistema Informativo Multidimensionale dell’Avana Vieja, sviluppato in collaborazione con l'Officina del Historiador e la Facoltà di Architettura dell’Avana, già presentato in anteprima durante il Curso de Restauracion, realizzato con la Società Dante Alighieri ad aprile 2012 all’Avana.

 

2) Il lavoro fotografico "Havanapolis" che racconta le similitudini di queste due città, entrambe città di mare, dominate per secoli dagli spagnoli, con abitanti e luoghi espressione di culture molto simili.

 

Le ricerche condotte sulle questioni inerenti la rappresentazione della complessità, intesa come patrimonio ereditato della città ci hanno rafforzato nella convinzione che qualsiasi azione di tutela e valorizzazione dei luoghi non possa prescindere da una propedeutica attività di conoscenza multidimensionale dei valori materiali ed immateriali, fondata sulla discretizzazione e misura del patrimonio ereditato.

 

Gli strumenti di conoscenza di cui disponiamo vengono dall’odierna tecnologia ed informatica, che ampliano le tradizionali nozioni di geometria e misura, consentendoci una rappresentazione multidimensionale, in cui ogni componente, materiale ed immateriale, trova una sua dimensione rappresentabile. L’integrazione tra competenze e tecnologie per la tutela del patrimonio naturale e costruito e de beni culturali, hanno prodotto metodologie e applicazioni concrete per il monitoraggio, la manutenzione, il restauro del patrimonio ereditato.

 

Tali risultati sono stati raggiunti con la creazione del Sistema Informativo Multidimensionale del patrimonio costruito della città dell’Avana, con un particolare approfondimento al Castillo della Real Fuerza ed il sistema delle fortificazioni dell’Avana Vieja, una piattaforma tecnologica, sempre implementabile, fondata sull'elaborazione dei dati provenienti dalle analisi delle differenti discipline che concorrono alla conoscenza per integrarli in una rappresentazione multidimensionale, finalizzata alla gestione delle informazioni a supporto delle decisioni da prendere nelle attività di programmazione, di valorizzazione e di tutela, sul quale sono stati sperimentati e applicati metodi e strumenti di rappresentazione.

 

Napoli quanto l’Avana, città capitali, fanno riferimento esplicito alle tradizioni culturali spagnole, di cui rappresentano i risultati più ambiziosi e allo stesso tempo contraddittori. Al pari di grandi capitali europee del diciottesimo secolo ambedue rispondono ad ambizioni monumentali tese a rappresentare le istituzioni dello stato.

 

Se da un lato la mostra testimonia la similarità delle due città, per via del loro appartenere ad una comune tradizione spagnola, essa mette anche in luce le differenze fra i due popoli e le modalità della loro attuale sviluppo, teso a confrontarsi con la logica dell’economia globale di mercato, con la rapida crescita della popolazione, la densità urbana, i trasporti, il pluralismo etnico-culturale ecc.

 

In tempi più recenti, sia a Napoli che a l’Avana, gli stili architettonici ufficiali proposti dalle due città non sono più pubblicamente, per motivi diversi, associati con l’idea di modernità, come lo erano in passato. Emblematicamente entrambe le città si confrontano con il problema di promuovere la loro identità come “monumenti” nazionali.

Entrambe inserite nella World Heritage List dell’UNESCO.

Havanapolis descrive queste due storie, analizzando il tessuto urbano, il suo sviluppo, le emergenze storico monumentali dell’architettura e del territorio, i valori materiali ed immateriali.

Il titolo HAVANAPOLIS (ovvero Havana Neapolis) suggerisce a sua volta un legame di continuità e contaminazione tra le due culture.

 

Napoli e l’Avana sono sempre state al centro d’importanti campagne fotografiche grazie al particolare contesto culturale e soprattutto alla fama dei rispettivi centri storici.

 

La lettura della città contemporanea è affidata agli scatti di Giuseppe Klain, che dal 2010 al 2014 ha realizzato varie campagne fotografiche a Cuba.

 

Havanapolis è un progetto fotografico fuori dal tempo che racconta le esperienze, le culture, le architetture e le similitudini di due città che pure affacciandosi su mari diametralmente opposti, mostrano una forte vicinanza. Dominate e governate entrambe dagli spagnoli, entrambe città di porto, punto di incontri, di scambi e di contaminazione, capitali floride, due realtà molto forti fatte di quartieri simili.

 

La capitale Cubana rivela il proprio panorama urbano-architettonico ereditato dalla rivoluzione del 1959. La grandiosità della Cuba di Castro è qui rappresentata da uno spazio apparentemente immutabile ma comunque profondamente vissuto. Nella capitale cubana come a Napoli tutto appare intimamente vissuto, corroso dall’incessante avanzare del tempo. L’ambiente diventa così la somma delle esperienze vissute al suo interno, emancipato da semplice spazio in cui vivere a spazio vivente. I luoghi raccolti nelle due città parlano di se in prima persona, offrendo la possibilità di accedere a un vissuto descritto con semplicità. Il tempo sembra quasi fermo, ed effettivamente si ferma. A Napoli come all’Avana un attimo vale l’altro, perché non è questione di attimi. È questione di tempo.

 

Il progetto si compone di 30 fotografie dell’Avana e 30 fotografie di Napoli in formato A3, e di 20 pannelli A1 che documentano il Sistema Informativo Multidimensionale dell’Avana Vieja.

 

L’esposizione, curata da Carmine Gambardella, direttore del Dipartimento di Architettura Luigi Vanvitelli della SUN Seconda Università degli studi di Napoli e da Giuseppe Klain professore di Design Multidimensionale presso il Dipartimento di Architettura Luigi Vanvitelli, sarà presentata dalla Professoressa Giuseppina Moscatelli Direttrice del Comitato dell’Avana della Società Dante Alighieri.

 

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